Durante l'estate mi sono accorta che uno dei post più cliccati tra Luglio e Agosto, è stato "Io e le Saghe Young Adult" dove vi facevo il mio personalissimo punto della situazione. Be', ho pensato di aggiornarvi, anche se ultimamente ho letto molti meno titoli di questo genere... ma pazienza, come dico sempre, ogni pretesto è buono per fare quattro chiacchiere tra amici :)
Forever di Amy Angel (recensione). Questo libro è in forse. Se la Newton si da una mossa c'è il rischio che legga anche il seguito, perché la trama del primo è così lineare e semplice che me la ricordo quasi alla perfezione, in caso contrario ciao ciao.
Se ricordate quanto dissi a riguardo, questo romanzo ha un grosso difetto (e tante mancanze): è cortissimo. Così breve che non fai in tempo a prenderlo in mano che devi già posarlo. Autrici... esistono anche i romanzi stand alone, lo sapete?
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Rebel di Alwyn Hamilton (recensione) finisce nell'oblio, perché non è proprio il mio genere: troppo fantasy. Inizia bene, ma poi c'è un casino tale che mi sono persa e mai più ritrovata. Mamma mia... il solo pensiero mi fa venire mal di testa.
La Fabbrica delle Meraviglie (recensione) invece aveva del potenziale, ma la penna di Sharon Cameron l'ho trovata davvero moto acerba, quindo no, anche in questo caso è un bel ciaone!
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La serie di Marie Lu (recensioni qui, qui e qui) l'ho terminata soprattutto grazie alla Piemme che l'ha pubblicata in breve tempo, altrimenti anche questa sarebbe finita nel dimenticatoio. Non la considero una trilogia perfetta, ma è davvero originale e soprattutto ogni romanzo finisce con un cliffhanger pazzesco. L'epilogo di Champion poi, è uno dei miei preferiti: malinconico, struggente... solo vagamente happy. Si sente che l'autrice ha l'oriente nel dna, perché in occidente i personaggi o crepano o vivono felici e contenti per l'eternità (e oltre). Le vie di mezzo raramente sono contemplate.
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La trilogia di Shatter Me (recensioni qui e qui), in ristampa quest'anno per la Rizzoli (miracolo!), l'ho terminata grazie a un gruppo amatoriale di volonterose fanciulle che si sono fatte un gran mazzo e hanno tradotto i due libri inediti: Unravel Me e Ignite Me. Sono state più veloci loro della casa editrice e non aggiungo altro...
A me come serie è piaciuta, ma non aspettatevi un mondo realmente distopico. L'autrice ha più volte dichiarato che la realtà da lei immaginata e tutto il corollario di personaggi, fosse una sorta di pretesto per parlare di crescita e affermazione, infatti conosciamo Juliette in un momento delicatissimo della sua vita, fatto di solitudine, emarginazione e fragilità e la lasciamo che è una vera guerriera.
Poi c'è lo stile della Mafi (pomposo, ricco di metafore, ossimori, paradossi e chi più ne ha più ne metta) che lo si ama o lo si odia. A me ha rimescolato un po' le budella, mia ha - come si suol dire - fregato in pieno!
Credo di non avere giustificazioni. The Programè in stand-by per colpa mia... o della Young, non so... (ma sì, facciamo che è colpa sua e alleggeriamoci la coscienza :) )
Comunque qui c'è la mia recensione, come saprete il romanzo mi è piaciuto moltissimo, ma il seguito mi ha mandato in blocco. L'ho iniziato più volte, e più volte l'ho abbandonato. Una noia che non vi dico. Mentre in the Program succedeva di tutto in the Treatment non succede niente, almeno per le prime cento pagine. Purtroppo sono in una fase di grande impazienza letteraria, voglio tutto e subito e se non posso averlo, allora rimando. Arriveranno tempi migliori. Suzanne, perdonami (anche se dovrei essere io a farlo, visto che hai rovinato una delle serie su cui puntavo di più! :\ )
Serie che probabilmente non terminerò

Forever di Amy Angel (recensione). Questo libro è in forse. Se la Newton si da una mossa c'è il rischio che legga anche il seguito, perché la trama del primo è così lineare e semplice che me la ricordo quasi alla perfezione, in caso contrario ciao ciao.
Se ricordate quanto dissi a riguardo, questo romanzo ha un grosso difetto (e tante mancanze): è cortissimo. Così breve che non fai in tempo a prenderlo in mano che devi già posarlo. Autrici... esistono anche i romanzi stand alone, lo sapete?
Serie che non avrei terminato nemmeno con il seguito sotto mano


Amazon: Rebel - La Fabbrica delle Meraviglie
Rebel di Alwyn Hamilton (recensione) finisce nell'oblio, perché non è proprio il mio genere: troppo fantasy. Inizia bene, ma poi c'è un casino tale che mi sono persa e mai più ritrovata. Mamma mia... il solo pensiero mi fa venire mal di testa.
La Fabbrica delle Meraviglie (recensione) invece aveva del potenziale, ma la penna di Sharon Cameron l'ho trovata davvero moto acerba, quindo no, anche in questo caso è un bel ciaone!
Serie che ho terminato






La trilogia di Shatter Me (recensioni qui e qui), in ristampa quest'anno per la Rizzoli (miracolo!), l'ho terminata grazie a un gruppo amatoriale di volonterose fanciulle che si sono fatte un gran mazzo e hanno tradotto i due libri inediti: Unravel Me e Ignite Me. Sono state più veloci loro della casa editrice e non aggiungo altro...
A me come serie è piaciuta, ma non aspettatevi un mondo realmente distopico. L'autrice ha più volte dichiarato che la realtà da lei immaginata e tutto il corollario di personaggi, fosse una sorta di pretesto per parlare di crescita e affermazione, infatti conosciamo Juliette in un momento delicatissimo della sua vita, fatto di solitudine, emarginazione e fragilità e la lasciamo che è una vera guerriera.
Poi c'è lo stile della Mafi (pomposo, ricco di metafore, ossimori, paradossi e chi più ne ha più ne metta) che lo si ama o lo si odia. A me ha rimescolato un po' le budella, mia ha - come si suol dire - fregato in pieno!
Serie che avrei voluto finire, ma...

Credo di non avere giustificazioni. The Programè in stand-by per colpa mia... o della Young, non so... (ma sì, facciamo che è colpa sua e alleggeriamoci la coscienza :) )
Comunque qui c'è la mia recensione, come saprete il romanzo mi è piaciuto moltissimo, ma il seguito mi ha mandato in blocco. L'ho iniziato più volte, e più volte l'ho abbandonato. Una noia che non vi dico. Mentre in the Program succedeva di tutto in the Treatment non succede niente, almeno per le prime cento pagine. Purtroppo sono in una fase di grande impazienza letteraria, voglio tutto e subito e se non posso averlo, allora rimando. Arriveranno tempi migliori. Suzanne, perdonami (anche se dovrei essere io a farlo, visto che hai rovinato una delle serie su cui puntavo di più! :\ )
E voi? Come siete messi in ambito saghe?
Andate via lisci come l'olio o la situazione è disperata?
Andate via lisci come l'olio o la situazione è disperata?